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SBS “SINDROME DEL BAMBINO SCOSSO” – Di cosa si tratta e come prevenirla

Sembra impossibile da credere. Ancor più se non hai figli e i neonati li vedi solo come piccoli e dolci angioletti avvolti in morbide tutine. Li prendi in braccio per qualche minuto per poi restituirli alla mamma appena scatta lo strillo del pianto. Se il tuo è un caso come questo, appena sentirai parlare della Sindrome del Bambino Scosso penserai che l’argomento non ti riguarda e non ti riguarderà mai, che solo un pazzo potrebbe causare una cosa del genere ad un neonato e che stai perdendo tempo su un argomento che non ti interessa.
Ma se sei un genitore, allora ti fermerai un attimo a riflettere e ripenserai a quella volta che non ne potevi proprio più, quando il pianto del tuo piccolo ti penetrava la testa quasi a fartela scoppiare, quando hai pensato che non poteva essere normale passare la notte in bianco dopo averlo sentito strillare tutto il giorno, che prima o poi si sarebbe dovuto calmare, prima che i vicini si arrabbiassero di nuovo, prima che svegliasse il fratellino più grande o addirittura il papà, che la mattina aveva la sveglia presto. Ricordi che lo prendevi in braccio e consumavi il pavimento della cucina mentre lo cullavi e sembrava funzionare finché non lo rimettevi sul suo lettino e ricominciava tutto da capo: instancabile, lui.
E allora hai chiamato aiuto. Hai svegliato il papà, oppure hai chiamato tua mamma e gliel’hai detto: “non ce la faccio più, vieni ed aiutami a calmarlo”.
Mentre ci ripensi magari ti senti punzecchiare da un mostriciattolo: il senso di colpa, quello che vorrebbe farti credere che non sarebbe dovuto succedere e che una brava mamma avrebbe saputo gestire diversamente la situazione.

E allora veniamo alla questione: cos’è la sindrome del bambino scosso e come accade?
Si parla di Sindrome del Bambino Scosso (o Shaken Baby Syndrome – SBS) quando un neonato riporta lesioni dopo essere stato scosso violentemente anche solo con l’intenzione di farlo smettere di piangere. Il bambino, preso in braccio con intento consolatorio, viene invece dondolato in maniera impetuosa avanti e indietro causando brusche accelerazioni e decelerazioni al suo encefalo, che potrebbero causare rottura di arterie, vene e neuroni. Scuotere con violenza il neonato nel tentativo di farlo smettere di piangere può provocare danni devastanti, nel 50% dei casi può associarsi a disabilità permanente, nel 30% addirittura alla morte.

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La prevenzione è l’unico modo per evitare episodi di Sindrome del Bambino Scosso e consiste nel far capire, a TUTTI, che nessun genitore è immune da un momento di esasperazione che potrebbe portare a un drammatico epilogo. Le notti insonni, il pianto inconsolabile e il senso di frustrazione che ne deriva sono i peggiori alleati di questa sindrome, mostriciattoli che spesso accompagnano per lunghi periodi molti neo-genitori.

Quindi ora lo sai, ogni angioletto in tutina di ciniglia che incontri potrebbe aver fatto passare qualche ora infernale ai suoi genitori, e se un giorno ne avrai uno tuo capirai che mantenere la calma non sarà sempre facile.
E tu mamma, quella volta che hai chiesto aiuto, sei stata una mamma fortissima e hai saputo gestire la situazione nel modo migliore! Quel mostriciattolo che vorrebbe farti credere che non è così (il senso di colpa di cui parlavamo prima) è un altro alleato della Sindrome… quindi spingilo via con un bel calcio e goditi il tuo bambino con tutta la serenità di cui sei capace!

 

QUANDO PIANGE, COCCOLALO

NON SCUOTERLO. MAI!

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