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IL SOFFOCAMENTO:il pericolo maggiore potrebbe essere nella forma

A partire dal secondo semestre del primo anno di vita, si ha il passaggio dalla deglutizione infantile, caratterizzata da un raffinato processo di suzione, ad una deglutizione mista che fa da transizione verso la deglutizione adulta.
Quando il “cibo masticato” raggiunge la giusta consistenza per essere deglutito, la lingua forma una depressione e lo spinge verso l’alto e posteriormente, la parte morbida del palato viene spinta superiormente per evitare che raggiunga il naso, mentre, due particolari strutture di controllo, le pliche palatofaringee, si dispongono a consentire il passaggio degli alimenti solo se ben masticati e di piccole dimensioni (quelli di maggiori dimensioni vengono rimandati sulla lingua per essere triturati maggiormente mediante il processo di masticazione). Il cibo selezionato raggiunge il faringe, i muscoli del collo sollevano la laringe e nel suo sollevamento avviene la chiusura dell’epiglottide sulle vie aeree proteggendole dal passaggio del cibo (bolo alimentare);
Contemporaneamente l’intera parete muscolare della faringe si contrae, in modo progressivo (dall’alto verso il basso: favorendo la formazione dell’onda peristaltica), permettendo al bolo alimentare di raggiungere lo stomaco.
Questo perfetto meccanismo molto raramente può incepparsi determinando il passaggio di una parte del bolo alimentare nelle vie aeree compromettendo la respirazione. Gli alimenti sono coinvolti in un numero significativo di casi di soffocamento:
PERCHÉ?
Il rischio di ostruzione delle vie aeree in questo periodo è maggiore per i seguenti motivi:
1) Manca la capacità di masticare in modo efficace il cibo per sminuzzarlo in pezzi facilmente ingeribili;
2) Il meccanismo di deglutizione è ancora poco sviluppato: le pliche palatofaringee non sono perfettamente in grado di selezionare il quantitativo giusto di cibo da ingerire.
3) Lo sviluppo dei meccanismi di protezione delle vie aeree è ancora incompleto.
QUINDI?
Dato che la maggior parte dei cibi implicati sono rotondi o di forma cilindrica, come ad esempio, wurstel, chicchi d’uva interi, carote tagliate a rondelle, arachidi, semi e caramelle, ci potrebbe essere un collegamento tra queste forme e la fisiologia della masticazione:
durante la fase di masticazione, gli alimenti di forma sferica sono infatti più difficilmente controllabili nell’azione combinata tra la forma concava del palato e lingua per cui vengono inviati più frequentemente verso le pliche palatofaringee (esempio: masticare 2-3 “m&m’s” o prodotti simili è abbastanza impegnativo per un adulto, immaginiamoci per un bambino!).
LA SOLUZIONE:
Per una masticazione più semplice, sarebbe opportuno soprattutto nella fase iniziale del cambio di masticazione, tagliare gli alimenti in modo tale che perdano la forma sferica e cilindrica.

Articolo: del Direttore Scientifica di Salvamento Academy Dott. Riccardo RISTORI

 

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