Ebbene sì, il volto composto e sereno che chiunque abbia frequentato un corso BLS o BLSD ha “baciato” sulla bocca almeno una volta ha un nome: Anne. A dire il vero il nome è immaginario, scelto successivamente per quel volto, il volto della “sconosciuta della Senna”.
Il corpo della giovane donna, che verrà poi chiamata Anne, fu estratto dalla Senna intorno al 1890. Le cause della morte erano sconosciute, non v’era traccia di violenza sul cadavere e l’etereo sorriso del volto rendeva ancora più enigmatica quella morte. In quei tempi, se non c’era modo di riconoscere il cadavere prima della sepoltura, veniva realizzato un calco in gesso del volto per un eventuale riconoscimento postumo (successivamente la fotografia sostituì questa pratica).
L’enigmatica morte della ragazza sconosciuta scatenò le fantasie romantiche del tempo, secondo qualche pubblicazione un amore non corrisposto poteva aver portato la giovane ragazza a scegliere il tragico destino nella Senna. La storia di questa ragazza circolò in tutta Europa, e così pure le riproduzioni del suo calco funebre.

Alcuni decenni più tardi, la ragazza della Senna viene riportata in vita da Asmund S. Laerdal, quando cominciò a sviluppare un supporto realistico ed efficace per insegnare la respirazione bocca a bocca.
Commosso dalla tragica vicenda della morte prematura della giovane, Asmund S. Laerdal decide di ispirarsi al suo calco funebre per creare il volto di un nuovo manichino per praticare la rianimazione, scegliendo anche di dare un nome a quel volto: Resusci Anne.
Anne oggi è la “ragazza più baciata al mondo”, il suo volto accompagna le esercitazioni di migliaia di operatori del soccorso in tutto il mondo e il suo enigmatico sorriso ha assunto l’aura dell’immortalità.